mercoledì 28 marzo 2007

Fondazione Formiche

Per dar voce all'Italia di mezzo
"C'è una grande Italia di mezzo, che diffida della faziosità e delle facili promesse e coltiva il senso della misura. Un Italia, per dirla con Esopo, di formiche e non di cicale. Quest'Italia di mezzo, fatta di lavoratori, imprenditori piccoli e grandi, consumatori merita di essere rapprensentata. Avverte la consapevolezza di un ridimensionamento del proprio stile di vita ma non si arrende alla sfida della competizione.
Non è bacchettona ma neppure priva di una forte struttura etica. Persegue i propri interessi ma senza perdere di vista l'interesse generale. E' impegnata professionalmente ma si dedica anche al "no profit". Preferisce il coraggio della verità alla viltà della finzione. Rispetta le regole ma fa fatica a sopportare chi ha costruito (e costruisce) il proprio successo in spregio a quelle stesse regole. Il nostro sforzo è quello di dar voce a questa Italia e a questa idea.

MARCO FOLLINI

L'ITALIA DI MEZZO A PARMA

I problemi attuali e futuri dell'Italia

L’Italia si sta inoltrando, come un impaurito esploratore, nella giungla dell'economia globalizzata e tenta di attrezzarsi per affrontare la concorrenza della Cina e dell'India. Per vincere questa sfida dovrà rendere competitivo il sistema nazione nel suo complesso. Dal welfare alle pensioni, dalla salute alla scuola, dall’energia ai trasporti, dall'industria alla ricerca ci sarà da mettere mano a progetti di riforma fondamentali per il futuro. Dovremo dimenticare le vecchie filosofie degli interventi "a pioggia". Dovremo individuare nuovi modi per portare aiuto per i cittadini più deboli e bisognosi, ma soprattutto modi nuovi per sostenere i giovani meritevoli, per accompagnare l’imprenditoria più coraggiosa ed innovativa. Lo scenario del futuro costringerà la politica a scendere dal pulpito delle promesse a buon mercato, a smetterla con gli imbonitori massmediatici e a farsi carico di un passaggio difficile nell’economia globalizzata e nella vita europea e italiana.

La politica soffre di una grave crisi di rappresentanza

La politica italiana soffre di una grave crisi di rappresentanza. A questa crisi concorrono diversi fattori:

le attuali coalizioni sono troppo ampie, variegate e male assortite;

gli attuali partiti sono troppo verticistici, poco partecipati e lontani dalla gente.

La politica è diventata una piramide troppo stretta alla base e troppo alta al vertice; una piramide imponente e insieme fragile, lontana dai bisogni di una democrazia matura, alla quale la maggioranza degli italiani aspira. Il bipolarismo, che ne scaturisce, ha fallito il suo compito. Esso non ha prodotto né maggioranze coese, né governi efficienti, né chiare scelte di campo alternative, essendo ostaggio della demagogia e delle derive estremiste.

La nostra proposta politica: un centro popolare per un superamento dell’attuale bipolarismo

La proposta dell'Italia di mezzo nasce con l'ambizione di concorrere a ricostruire nel nostro Paese un moderno centro di governo. Un centro che coltivi la democrazia dell'alternanza e voglia sottrarsi alla morsa di un bipolarismo estremizzato. Riteniamo che la ricostruzione di una posizione moderata popolare e moderna si possa realizzare solo cominciando a costruire un movimento politico che si ponga lo scopo di superare l’attuale quadro politico ingessata tra i due rigidi blocchi attualmente dominanti. Siamo, infatti, consapevoli che le forze politiche che rincorrono faziosità e particolarismi, non aiuteranno il paese a salire i tornanti ripidi che lo aspettano.

La politica deve tornare a mettere al centro i cittadini

Occorre superare la profonda crisi e l'involuzione personalistica e verticistica in cui la politica Italiana si dibatte. La nostra sfida deve essere quella di affermare un nuovo modo di intendere la politica: la politica della gente e per la gente, che rimetta le persone e le famiglie, con i loro bisogni e le loro attese al centro del dibattito locale e nazionale. La politica deve infatti recuperare la capacità di ascoltare tutti cittadini e sviluppare proposte che siano il frutto di una costante opera di discussione e confronto, da cui solo può scaturire una sintesi politica elevata.

La crisi della politica non risparmia Parma

La crisi della politica investe con forza anche Parma. Purtroppo la crisi della politica nazionale investe anche a Parma l’attività amministrativa. Lo scontro pregiudiziale tra gli schieramenti, unitamente ai rapporti conflittuali interni a poli formati da forze politiche fortemente eterogenee impedisce un dialogo sereno ed un confronto costruttivo tra le parti che si contengono l’amministrazione della città. Centro-destra e centro-sinistra sono paralizzati da veti e risse interne, più o meno pubblicizzate dalla stampa locale, dovute a conflitti di vecchia data sorti tra le varie appartenenze di riferimento. Questa situazione crea un pericolo di inaccettabile immobilismo e soprattutto un forte malcontento nei cittadini.

Il centro-sinistra fatica a risolvere le proprie contraddizioni interne. In extremis, ha scelto, mediante le primarie, di risolvere la propria incapacità decisionale con l’opzione democratica di aprire il processo decisionale agli elettori e ai simpatizzanti.

Il Centro-destra è straziato dai personalismi. Le violente lotte intestine, dietro i sorrisi di facciata, unitamente alla presunzione di una vittoria che comunque resta ipotetica, creano indubbie difficoltà. La situazione del centro destra appare perciò nebulosa ed incerta, assolutamente succube dei poteri forti cittadini.

La partecipazione alle prossime elezioni amministrative

Abbiamo deciso di partecipare alle prossime elezioni amministrative cittadine in modi che saranno definiti nei prossimi incontri con gli aderenti e i simpatizzanti. Le modalità di questa partecipazione e le eventuali alleanze saranno il frutto di un dialogo aperto con tutti i soggetti politici.

La partecipazione elettorale sarà definita in modo collegiale dagli aderenti, senza alcuna pregiudiziale, ma solo sulla base di una concreto piano programmatico. Saremo comunque intransigenti nel non accettare proposte o progetti che sacrifichino il bene comune della collettività ad interessi particolari di qualsiasi tipo e natura.

Un appello ai cittadini che vogliono cambiare le cose

Proponiamo a tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro della nostra città e dell'Italia un nuovo terreno d’azione politica.

Come dice Marco Follini: «Il Paese ha bisogno di ritrovare l'equilibrio che ha perso lungo i tornanti di questa alternanza piuttosto nevrotica. In questi anni ho sempre lavorato, con le mie deboli forze, alla prospettiva di un rinnovamento, per uscire da quella foresta pietrificata che è oggi la politica italiana, per non perdere il senso di civiltà della politica. Nella mia memoria e nella tradizione in cui mi riconosco c'è il centro: vale a dire, la stabilità, la ragionevolezza, il respiro che va oltre la contingenza. Oggi qualche segnale di novità si comincia a vedere».

Con questo spirito e in nome di questi argomenti invitiamo i cittadini moderati, liberali e popolari che condividono queste nostre ragioni a dare voce all'Italia di Mezzo.

Come Aderire

E’ attivo il portale dell’Italia di Mezzo di Parma all’indirizzo: www.parmadimezzo.org

Il nostro indirizzo di email è: parmadimezzo@gmail.com

Italia di Mezzo (circolo "Parma di Mezzo")